A Springfield siamo stati benissimo, accolti più che bene in uno di quei tipici motel americani dall'aria molto on the road ma è tempo di ripartire, ci aspettano più di 300 miglia per arrivare ad Oklahoma City.
Siamo come al solito in ritardo sulla partenza ma era un peccato non godere ancora un po' dell'ospitalità e dell'ottima connessione che ci permette di fare anche qualche Skype call con i parents in Italia.
Lisa alla guida della Mustang ha appena percorso venti miglia quando una spettacolare riproduzione di una vecchia Gas Station attira la nostra curiosità e dobbiamo per forza scendere a fare qualche foto...
rimaniamo più di un'ora ad ascoltare Gary, un simpatico vecchietto che non vorrebbe farci più andare via, innamorato della Mustang e di Lisa, che ci riempie di foto con dedica e benedizioni per il viaggio...
La route da qui in poi ha il fascino di un saliscendi continuo circondati come siamo da verdi distese e scorre via tranquilla mentre la radio canta un po' di country e fuori fanno più di 40 gradi.
Una visita solo esterna ad un museo di motociclisti sulla mother road e via veloci (in questo tratto il limite è alto, 60 miglia/h) verso Arcadia, porta di Oklahoma City; sfioriamo il mitico fiume Sand Creek ma è ormai sera e non c'è tempo di fotografarlo.
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