venerdì 17 agosto 2012

Da Pasquale

Questa giornata non avrebbe nulla da dire, sveglia con colazione superabbondante, un misto tra quella americana e quella italiana, con portate che vanno dal salato al dolce in una cornice da finto stile egizio mischiato al trash americano al quale abbiamo fatto ormai l'abitudine, il buon gusto in america e qui a Las Vegas in particolare è totalmente sacrificato a scapito dell'eccesso. Facce consumate dalla notte di bagordi e di alcool sono la cornice umana del nostro primo pasto. Se qui non vieni per giocare ai videopoker sparsi ovunque (anche nella sala colazioni e all'aeroporto), non è che questa città possa dirti molto. Ci dirigiamo all'aeroporto abbastanza di buon'ora per consegnare la macchina, il parcheggio è distante qualche miglio dall'aeroporto stesso ma per fortuna c'è la navetta gratuita a portarci al nostro terminal, salutiamo la mustang mentre davanti agli occhi ci scorrono le 3000 e passa miglia che abbiamo percorso su quelle 4 ruote col sorriso triste, abbiamo riso e scherzato in quell'auto, l'altra sera a Flagstaff abbiamo avuto anche paura quando il navigatore ci ha condotto dritti nella Kaibab forest in piena notte e ci siamo trovati di fronte un branco di antilopi giganti in mezzo al buio più nero e senza segni di civiltà a miglia di distanza, ma ora è tempo di prendere il prossimo volo e chiederci quale car ci aspetterà al prossimo noleggio... 
Anche del viaggio in aereo si potrebbe dire niente se non fosse per Gertrude, la vicina di posto che dopo tanto viaggiare e dopo aver perso degli amici in volo ha una paura sconsiderata che la spinge a stringere il mio polso ogni volta che una sospetta mezza turbolenza fa vibrare l'aereo, ma ha voluto portare il figlio dodicenne dalla Germania in tour per gli USA e siccome non vuole che lui la veda impaurita ha scelto posti distanti tre file per lei e il suo pargolo... ama l'Italia e sta imparando la nostra lingua con Donatella, un'immigrata 70enne che ha sposato un tedesco e vive vicino casa sua. Los Angeles per fortuna è lì a poca distanza, la tedesca ha un po' di alitosi e non avremmo retto a lungo la sua logorrea... Alla Hertz Eduardo, impiegato gentilissimo che parla per fortuna anche lo spagnolo, mi dice che per noi niente Mustang, ma una specie di smart della mitsubishi che non accoglierebbe neppure un nostro beauty case. Dopo vari tentativi, Eduardo vorrebbe che prendessimo una porsche o una camaro, riusciamo a riavere la Mustang, con un piccolo sovrapprezzo, colore blu e interni in pelle nera. 
La strada per l'albergo ci fa conoscere una Los Angeles tutto sommato bella, per forza, stiamo andando verso Beverly Hills, e l'hotel non è niente male anche se partono subito 20$ per la mancia a Filiberto e 22$ per la connessione... Trip Advisor ci consiglia la cena Da Pasquale, un locale a 25 yarde da qui (400 metri), pare si mangi bene e le aspettative non sono davvero deluse. Appena entrati ci accolgono in italiano e notiamo subito un tavolo di ragazzi napoletani e presto arriverà un tavolo di chiassosissimi e cafonissimi baresi, ma l'antipasto all'italiana con tanto di mozzarella e prosciutto san daniele, il piatto di gnocchi alla siciliana, il tiramisu, un vero caffè espresso e il limoncello offerto da Pasquale (che si è premurato di raccontarci la sua fuga da Napoli 23 anni fa e la fortuna fatta con la moglie Maria qui a losangeless dopo 34 anni passati in fronte al golfo a fare 1500 pizze ogni santo sabato) sono un delizia per il nostro palato ormai assuefatto ai soliti beef or chicken burger alle steak e alle salse di ogni sorta! La cameriera Lara poi nel suo amarcord italiano -24 anni, una laurea in economia e commercio e un biglietto di sola andata per Los Angeles dopo mesi passati a fare la stagista a gratis in giro per Livorno pensando che una laurea bastasse a costruirsi un futuro in Italia- finita a fare la cameriera qui dove si guadagna quel tanto per vivere e con le tips (mance, qui praticamente obbligatorie) anche permettersi qualcosa di più... le sue lacrime amare al pensiero dell'amato belpaese in cui tornerebbe anche domani se un po' di cose cambiassero e se ci fosse un po' di giustizia ci danno il senso di questa giornata. In fondo l'america è non solo lo scintillio e l'esagerazione ma anche l'aspetto umano di chi qui è venuto a trovare qualcosa, che sia una vacanza, un sogno o "semplicemente" un lavoro. Good Night & good morning

1 commento:

  1. Grazie ragazzi per condividere con noi queste emozioni, un bacio dal caldo Cilento!!

    Immigrant Song, Led Zeppelin http://www.youtube.com/watch?v=nBmueYJ0VhA

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